Avvento: attenzione e vigilanza
Prima domenica di Avvento. Iniziamo un nuovo anno liturgico nel quale ci accompagnerà il Vangelo di Marco, il più antico dei quattro Vangeli canonici e il più breve, scritto dall’evangelista raccogliendo la testimonianza dell’apostolo Pietro di cui era discepolo. Il temine “Avvento” significa “venuta” e la Chiesa in questo tempo forte ci invita a preparare la venuta del Signore. Possiamo distinguere una prima venuta di Gesù nell’umiltà della grotta di Betlemme; una intermedia al termine della nostra vita; una alla fine dei tempi, quando glorioso verrà a giudicare i vivi e i morti. Nel brano evangelico odierno (Mc 13,33-37) si legge: “Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento (v 33). Gesù ci invita ad assumere questi due atteggiamenti in attesa del suo ritorno di cui non conosciamo i tempi. Colpiscono i due imperativi: “fate attenzione” e “vegliate”. Il primo indica puntare lo sguardo verso qualcuno o qualcosa, non essere distratti e superficiali, stare all’erta, tenere gli occhi puntati soprattutto su di Lui. Ognuno può trovare molti modi per prestare attenzione al Signore ma alcuni sono privilegiati nel cammino spirituale: la riflessione sulla Parola di Dio lasciandoci plasmare e condurre da essa, l’accostarsi ai sacramenti per camminare in comunione con Gesù, la perseveranza nella preghiera e nel silenzio per scoprire la sua volontà per noi, l’esercizio della carità per amare il prossimo bisognoso, il servizio fraterno esercitato con umiltà a sua imitazione per amare ancora di più. Il secondo imperativo significa non dormire, stare svegli, non lasciarsi vincere dal sonno. Vegliare certo non è facile, impegna la mente, il cuore e il corpo ma possiamo stare desti se attendiamo il Signore con tutto noi stessi amandolo, desiderandolo, invocandolo. Il discepolo è chiamato a porre attenzione e vigilanza verso il Signore che viene anche nella quotidianità fatta di grandi e piccole cose, in questo mondo sconvolto da conflitti e violenze, nei segni dei tempi, in relazione alle persone che incontra e persino verso sé stesso. Attenzione e vigilanza sono indispensabili per un’attesa feconda, per disporci ad accogliere il Figlio di Dio. Non illudiamoci di preparare il suo ritorno rimandando continuamente oltre quasi pensando di avere sempre tempo a disposizione. Il Signore certo verrà e ci sollecita per non farci trovare impreparati. E il testo prosegue con una brevissima parabola nella quale Gesù si presenta “come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare (v 34). Questo uomo lascia ma non abbandona la sua casa e, si noti, il potere è dato ai servi. Si tratta pertanto non di un potere per dominare ma per servire come Gesù stesso è stato servo di tutti. Inoltre a ognuno viene data una missione, una responsabilità personale da mettere a frutto e al “portiere” (probabile allusione a ministero di Pietro) è ribadito di “vigilare” cioè stare in guardia sulla casa e su quanti vi abitano. Ecco qui altre indicazioni preziose per vivere un’attesa del Signore non nella pigrizia e nel fare nulla o nella distrazione ma un’attesa operosa e dinamica! E di nuovo: “Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati” (vv 35-36). Si ribadisce il carattere inaspettato e improvviso del ritorno del padrone e l’invito a rimanere svegli. E questo non per farci paura ma per indurci a un’attesa che cambi la nostra vita rendendola sempre più vera e veramente cristiana così da essere pronti a ricevere il Signore. E conclude “Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!” (v 37). Dunque a tutti Gesù rivolge la richiesta di vegliare. È troppo importante questo appuntamento con il Signore per non farci trovare pronti e preparati! Impegniamoci, allora, in questo tempo di Avvento ad essere attenti e vigilanti per accogliere Gesù che viene. Buon Avvento!