Come Simeone ed Anna riconosciamo Gesù il Messia
Oggi celebriamo la festa della Presentazione del Signore (Lc 2,22-40). “Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore –come è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore– e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore” (vv 22-24). Maria e Giuseppe sono fedeli osservanti della Legge mosaica che prevedeva la purificazione rituale della madre quaranta giorni dopo il parto e la presentazione del primogenito al Signore. Per quanto riguarda la purificazione, di cui parla il libro del Levitico, solo la donna che aveva partorito era considerata impura, da intendersi non in senso morale o fisico ma rituale cioè in una condizione non idonea al culto e alla vita della comunità a causa del sangue del parto (cfr 12,1-4). L’evangelista scrivendo “loro purificazione” sembra implicare nel rito non solo Maria ma anche Giuseppe e l’intera famiglia. Per la presentazione del primogenito al Signore, questi era già ritenuto “sacro a Dio” e appartenente a Lui (cfr Es 13,1-2; Nm 3,13) e la Legge mosaica ne prevedeva il riscatto mediante un’offerta in denaro (cfr Es 13,15; Nm 18,14-16). Ebbene il fatto di non menzionare il riscatto di Gesù conferma la Sua piena e totale appartenenza a Dio e l’offerta sacrificale delle tortore e colombi indica la condizione di povertà della Sacra Famiglia (cfr Lv 12,8). “Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione di Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore” (vv 25-26). Simeone giusto, pio e paziente in quanto capace di attendere “la consolazione d’Israele”, la venuta del Messia, è una persona che in tutto e per tutto agisce sotto l’influsso dello Spirito Santo che è su di lui. Infatti si dice: “Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio dicendo: Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele” (vv 27-32). È lo Spirito che muove il vecchio Simeone, gli fa incontrare e riconoscere nel bambino che accoglie tra le braccia Gesù Salvatore e gli mette sulle labbra quelle bellissime parole che sono un cantico di benedizione a Dio che lo ha esaudito. “Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione –e anche a te una spada trafiggerà l’anima–, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori” (vv 33-35). Gesù è “segno di contraddizione” perchè dalla sua Incarnazione alla sua Morte e Risurrezione pone Israele e tutti di fronte a una scelta non facile per la logica umana: accoglienza o rifiuto della Sua persona e della salvezza da Lui operata rivelando quanto c’è nel cuore di ognuno. E Maria sarà coinvolta nel dolore del Figlio. “C’era anche una profetessa, Anna… Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme” (vv 36-38). Anna, come Simeone, è icona di chi sa attendere Dio e mettersi al suo servizio. Ha occhi di fede che sanno riconoscere Gesù Messia, annunciarlo e lodarlo. Che sia così anche per noi! Oggi è anche la Giornata Nazionale per la Vita. Dal Vangelo odierno impariamo che la vita è sacra dal suo nascere al suo morire e appartiene a Dio. Tutti siamo chiamati ad accoglierla, custodirla e difenderla.